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Canonica di Montedale

La dimora è una residenza d’epoca di alto livello architettonico, come dimostra il vincolo d’interesse culturale n. 211, del  19.12.2014 posto da parte della Soprintendenza Regionale delle Marche, ritenente questo immobile non solo il più interessante di Montedale ma dell’intera vallata del torrente Sant’Antonio.

Ciò rappresenta una garanzia sulla qualità del restauro recentemente avvenuto da parte dell’impresa Galli Edilrestauri, qualificata OG2 per i restauri d’epoca, e con la costante supervisione dell’architetto Alberto Tomei. Il restauro è avvenuto non solo nel rispetto della storia, da tramandare con rispetto quasi religioso ai posteri, ma anche apportando le più moderne tecnologie in tema di antisismica e isolamento termico. Non si possono non citare i validissimi collaboratori dello Studio Tomei, che hanno contribuito alla stesura del progetto con lo stesso impegno e passione del titolare Alberto.

La famiglia Matteucci, proprietaria da secoli della casa attigua, è stata la promotrice di questo impegno in verità assai gravoso finanziariamente e dal punto di vista burocratico, ma la strada era obbligata, la canonica nel 2013 aveva iniziato il lento declino con  primi cedimenti  strutturali, se non si fosse intervenuti  con energia e urgenza  la fine del borgo sarebbe stata ineludibile,  dato che la Chiesa  e relativa canonica sono il fulcro culturale e  architettonico, nonché  simbolo imprescindibile di ogni borgo con radici cristiane, questo borgo non si poteva perdere, troppo profonde erano le radici e i valori, troppo bello il paesaggio, troppo vivo il ricordo di una delle Sante più amate e venerate dal cristianesimo, Santa Veronica Giuliani, che spesso  qui passava nei tragitti da Mercatello Sul Metauro a Città di Castello e ritorno e non di rado, per memoria degli anziani, Vi dormiva, gli anziani riportano anche memorie inconsuete sulla Santa, in particolare, si narra ancora di quando i contadini, preoccupatissimi per l’inizio di una grandine che avrebbe devastato il raccolto, furono rassicurati dalla Santa,  i luoghi sarebbero stati preservati dalla sciagura, che avrebbe significato miseria e fame.


PLANIMETRIA CANONICA Montedale

Progetto piano terra
Progetto piano primo
Progetto piano secondo