Benvenuto in un luogo con oltre 3.000 anni di storia!

Benvenuto a Borgo Montedale!

Il tuo piccolo angolo di paradiso

Un borgo ricco di storia e di tradizioni

Nel cuore dell'Appennino tra Marche Umbria e Toscana

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La frazione di Montedale è situata a circa 700 mt. di altezza, in zona di confine fra le regioni Emilia Romagna-Marche-Umbria-Toscana nel comune di Mercatello Sul Metauro, bandiera arancione. E’ un borgo rurale ricco di storia, raffigurato anche nelle antiche cartine Vaticane* per la posizione particolarmente strategica.
La frazione, oltre ad essere bella e unica, si trova in una posizione invidiabile, a poca distanza, anche a piedi, si raggiunge il crinale appenninico, dal quale è possibile scorgere dei panorami mozzafiato.Sempre a poca distanza, circa 2,5 km in linea d’aria, si trova l’affascinante borgo di Lamoli, con una delle abbazie benedettine più belle d’Italia, in cui è possibile consultare manoscritti del 600 di enorme valore storico.

Anche il Castello di Montedale era uno dei cento castelli della Massa Trabaria. La Massa Trabaria era un territorio vastissimo che comprendeva gli odierni comuni di Borgo Pace, Mercatello sul Metauro, Sestino, Belforte all’ Isauro, Sant’Angelo in Vado. Per intenderci il territorio partiva da Bocca Trabaria, percorreva il Passo delle Macinelle, La Penna, Montedale, Guinza, Torre di Pallade, Sant’Andrea in Corona e Scalocchio, Mercatello sul Metauro arrivando a Sant’Angelo in Vado; da qui ripartiva per il Baciuccaro, Belforte , Monterone, Sestino, Badia e l’Alpe della Luna.
Lamoli era sede di un importante nucleo di Monaci Benedettini, strettamente legati a quelli di Scalocchio e Botina. Le sue origini sono quindi molto antiche, con buona probabilità il piccolo borgo di Lamoli era in origine un piccolo “Pagus”( Villaggio rurale Romano)che dipendeva dal Municipio di Tifernum Tiberino ( Città di Castello). L’abbazia di San Michele Arcangelo è difatti molto antica, L’edificio odierno è fatto risalire al XI-XII secolo d.c. come testimonia lo stile architettonico e i documenti superstiti. All’ interno dell’ abbazia è possibile visitare un piccolo museo dove sono conservati una parte dei documenti abbaziali, tra cui “ Lo stato delle Anime” del 1600 ( un libro dove venivano registrate le nascite e le morti di tutte le case della comunità parrocchiale). Il testo a cui si riferisce l’autore è una copia seicentesca dello statuto di Castrum Lamolarum che è molto più antico.
La copia presente in abbazia riprende uno statuto della fine del XIV secolo , quando il Nullius di Lamoli viene inglobato nei possedimenti del Conte Guido Antonio da Montefeltro per volere di Papa Bonifacio IX, dove vengono descritti i compiti del Abate che aveva i poteri Spirituali ( essendo a capo della Abbazia)che temporali ( era giudice, esattore delle imposte e a capo della milizia per la difesa del territorio).